Etimologicamente,  coach deriva dal nome Kocks,  un piccolo villaggio ungherese che nel quindicesimo secolo  era noto per la produzione di carrozze trainate da cavalli e condotti da una guida: il cocchiere. La metafora della carrozza esplica egregiamente la principale funzione del coach che affianca e facilita i suoi clienti nel percorso da uno stato attuale ad uno stato desiderato.

Il coach, infatti, è ormai un vero e proprio “allenatore di vita”, che aiuta e stimola la persona a far emergere le parti migliori di sé per raggiungere gli obiettivi che si è posta.

Il Life Coach ha una professionalità ben specifica e distinta da quella dello psicologo e dello psicoterapeuta, che operano con soggetti che presentano disagi e patologie, e non è neppure un consulente che offre risposte e soluzioni predefinite.

Si può guardare al Life Coach come a un Allenatore dell’Essere, a un Generatore di Energia vivificante e contaminante che si allea con il coachee per la definizione dei suoi obiettivi; il riallineamento della sua visione, l’individuazione della sua missione, dei suoi valori, delle sue credenze; per il bilancio e la valutazione dell’efficacia delle sue capacità e dei suoi comportamenti; per l’incremento delle sue potenzialità, dei suoi talenti e per la realizzazione del proprio futuro.